iPhone 6 primo contatto / recensione

Chi mi segue sui social ieri nel tardo pomeriggio avrà sicuramente notato questo tweet:

in cui annuncio che mi ero accaparrato un nuovissimo, fiammante iPhone 6.

Il salto generazionale è stato importante: fino a ieri mattina utilizzavo un vecchiotto, ma ancora molto valido, iPhone 4 dunque passerò oltre i confronti di prestazioni o di hardware che, forse, avrebbero un senso se fatti con un device più vicino temporalmente a quello oggetto di questo articoletto. Se volete sapere se vale la pena passare dalla quarta alla sesta incarnazione dello smartphone made in Cupertino vi dico di sì, non fosse altro per la possibilità di utilizzare l’ultima versione di iOS (iOS 8 e successive patch, siamo alla 8.1.1 nel momento in cui sto scrivendo), visto che l’iPhone 4 è appena uscito dal supporto software e dunque non si potrà mai andare oltre a iOS 7 (in questo momento siamo arrivati alla patch 7.1.2 per gli amanti dei numeretti).

Un’altra cosa su cui sorvolerò saranno le specifiche tecniche: le potete trovare ovunque.

1. iPhone 6 o iPhone 6 Plus?

Io dico decisamente iPhone 6. La versione “per grandi mani” non so a cosa possa servire, se non a occupare molto spazio. Troppo grosso per essere comodo come telefonino, troppo piccolo per svolgere bene le funzioni di un tablet tanto quanto un vero tablet. Sicuramente questi phablet hanno un loro mercato, ma il sottoscritto tiene ancora il telefono nella tasca dei jeans, dunque ricerco il giusto compromesso tra usabilità e portabilità. Non vi nascondo che lo schermo del mio iPhone 4 non mi dispiaceva affatto, con i suoi 3.5″ di diagonale: si arrivava bene in ogni punto dello schermo impugnando il device con una mano e in tasca non occupava troppo spazio. Ma io non rappresento la totalità degli acquirenti di questi giocattolini, dunque per avere uno smartphone top di gamma, ad oggi, ti becchi anche il relativo schermo agli steroidi.

Dunque io mi sono procurato un modello iPhone 6 colore “dark grey”.

2. Monitor

Sicuramente è un buon monitor (Retina per la definizione di Apple, nemmeno FullHD, se proprio siete attaccati ai numeri) e la visione (soprattutto delle pagine web) è decisamente facilitata. Il touchscreen capacitivo è, come al solito, a livelli stratosferici, i colori sono i soliti a cui Apple ci ha abituato, belli brillanti. Devono piacere.

3. Batteria

Scrivo questo paragrafo perché molte persone sono interessate a sapere quanto dura la batteria degli smartphone. Lo possiedo da meno di 24 ore, dunque non ho idea di quanto possa durare la batteria, ma è davvero un dato così importate prima dell’acquisto?

Se venissero fatti dei benchmark rigorosi sulla durata della batteria forse sì, altrimenti no. Il modo di utilizzare il telefono varia moltissimo da persona a persona e proprio quel servizio che usa la geolocalizzazione tutto il giorno di cui una persona ha deciso di fare a meno, a differenza del suo vicino di scrivania in ufficio può fare la differenza di parecchie manciate di minuti in termini di durata della batteria.

Inoltre, anche avendo sottomano dei test rigorosi di consumo energetico di uno smartphone, quanto sarebbe facile “scalare” i test fatti sull’utilizzo che noi facciamo del device?

Io so solamente che la batteria del mio iPhone 4, come lo uso io, mi è sempre durata da mattina a sera, tranne in rari casi in cui ho avuto bisogno di utilizzarlo in modo intensivo per compiti particolari. In due anni abbondanti di utilizzo sono arrivato a casa la sera con il telefono completamente scarico (dunque spento) non più di 3 volte.

4. TouchID

Comodissimo! Forse un po’ lento nella risposta, ma sicuramente più veloce dell’inserimento del codice numerico.

Io lo utilizzo per sbloccare il telefono e per fare gli acquisti su iTunes e su App Store. Con iPhone 4 non avevo lo sblocco con il codice perché lo trovavo decisamente lento e noioso. Sicuramente è più efficace il “gesto” che Google ha implementato su Android. Dunque il mio vecchio smartphone si sbloccava semplicemente con lo “slide” e chiunque poteva avere accesso ai miei dati riservati. Ora sono decisamente più protetto.

DISCLAIMER: la biometria non garantisce assoluta sicurezza, come vogliono farci credere. Perché? Semplicemente perché le nostre impronte digitali non si possono modificare. Una volta che un malintenzionato è venuto in possesso dei calchi delle nostre 10 dita, semplicemente non potremo mai più utilizzare sistemi di sicurezza basati sulle impronte digitali. La buona vecchia password è più noiosa da digitare, ma , all’occorrenza, può essere modificata con una totalmente diversa.

5. Cavo Lightning

Apple non si attiene alle normative europee che impongono che il telefono si debba ricaricare tramite microUSB, ma usa questo nuovo cavo diverso, tra l’altro, dal vecchio cavo Dock in uso sul mio vecchio iPhone 4. Quando era uscita la normativa europea si era detto che Apple avrebbe mantenuto il suo connettore proprietario, ma avrebbe inserito nelle confezioni dei prodotti un adattatore a USB per ottemperare ai suoi obblighi. Nella mia confezione non c’è nulla di tutto ciò.

6. Impressioni finali

Si ha l’impressione di essere di fronte a un prodotto sicuramente di altissimo livello. Forse sembra un pelo delicato all’inizio, si sente la necessità di regalargli una custodia per proteggerlo.

Posso dirmi soddisfatto dell’acquisto fatto!

Whatsapp e` stata comprata da Facebook: tempo di migrazione?

E` di qualche giorno fa la notizia che Mark Zuckerberg ha acquistato Whatsapp per 19 miliardi di dollari americani. Insomma, Facebook ha comprato Whatsapp dopo aver fagocitato Instagram. Cosa comporta questa acquisizione dal punto di vista della privacy e` possibile leggerlo in due articoli molto ben scritti dal sempre ottimo Paolo Attivissimo qui e qui. Io ho un mio personale punto di vista sulla faccenda, ma non e` l’argomento di questo articolo.

Io sono sempre stato “contro” Whatsapp, anche se ne sono utente “per forza” perche` installare (pagando) l’app e` molto piu` semplice che evangelizzare orde e orde di contatti. Sta di fatto che uso quel sistema di comunicazione molto di rado, solamente quando strettamente necessario.

I miei dubbi si fondano sul fatto che Whatsapp ha ben documentati problemi di sicurezza mai ufficialmente risolti, inoltre l’app e` (almeno la versione per iOS) lenta. Non inusabile, ma decisamente piu` lenta che altre messaggistiche. Inoltre vibra troppo. Ora starete sorridendo: ma perche` il mio telefono deve vibrare al momento della notifica della ricezione del messaggio e anche nel momento della sua effettiva visualizzazione facendomi credere che sia capitato qualcos’altro (mail, altro messaggio, ecc…)?

Dunque voglio proporvi qualche app decisamente piu` fruibile e totalmente gratuita. Inoltre io ho un particolare debole per i client per pc: passo molto tempo di fronte al computer e non dover staccare mani e occhi dallo schermo per rispondere ai messaggi e` decisamente comodo. Il fatto che Whatsapp abbia avuto cosi` tanto successo senza possedere un client pc e` un indicatore di quanto la “gente comune” abbia davvero bisogno di un computer. Ma questi sono altri discorsi.

Google Hangouts

Perfettamente integrata nell’ecosistema Google dunque perfetta per gli utenti Android, ma scommetto che anche chi possiede un iPhone ha un account Google. Peccato che anche quest’app sia decisamente un mattone, soprattutto per gli smartphone piu` vecchi, ma se ne esistono di decisamente piu` veloci non vedo perche` i signori di Google non debbano ottimizzare. Almeno un pochettino. Ovviamente esistono piu` soluzione per utilizzare Hangouts dal pc

Voto: 6.5

Viber

App di messaggistica totalmente gratuita e permette anche le chiamate. Ha un client per pc ufficiale per Windows, Mac e Linux che funziona anch’esso molto bene. L’app e` molto snella e ben fruibile.

Voto: 8.5

Telegram

Telegram aveva 200000 utenti prima che Facebook acquistasse Whatsapp. Nel giorno dell’acquisto sono stati attivati 500000 nuovi account. Una migrazione di massa? Presto per dirlo, ma ho testato questo servizio e l’app e` decisamente la migliore tra tutte quelle citate fin qua, in piu` e` completamente grauita e OpenSource. Permette chat “private” che possono essere distrutte a comando oppure dopo un tempo prestabilito che (almeno secondo quanto assicurano gli sviluppatori dell’app) non lasciano traccia sui loro server. Anche in questo caso e` presente un client web per tutte le piattaforme e anche un’app per Google Chrome. Mancano le chiamate.

Voto: 8

Migriamo?

Vi ho convinti? Direi che vi ho dato qualche buon motivo per aiutarmi nella campagna di liberazione degli utenti da Whatsapp. Installate e provate una delle precedenti (o tutte e tre se ve la sentite) e ditemi cosa ne pensate nei commenti qua sotto. Personalmente mi piace molto Telegram sia come interfaccia che come frubilita` del servizio (leggi: app molto snella e veloce), peccato che manchino le chiamate che ogni tanto fanno comodo.

Evento Apple Settembre 2013 – il vero annuncio!

Apple_logoVoglio parlarvi, come capita spesso nell’ultimo periodo, dell’evento Apple dello scorso 10 settembre, anche se con un po’ di ritardo (ho avuto tempo di guardarlo solamente l’altro giorno).

Tutto ciò che era da annunciarsi è stato annunciato. iPhone 5S (che ci prende le impronte digitali) , iPhone 5C (low cost, anzi, coloratissimo!), la data del rilascio al pubblico di iOS7 e, sostanzialmente, nient’altro.

Ma a me piace sempre andare a guardare dietro gli angoli e questa volta, come circa un anno fa, ho trovato un aspetto del keynote che ai più è sfuggito, ma che rappresenta una svolta (quasi) epocale e, soprattutto, non era trapelata dalle indiscrezioni (che io comincio a pensare siano pilotate dall’interno, ma tant’è: è sempre divertente passare il tempo con i rumors).

iPhone 5S avrà un processore ARM a 64 bit e, soprattutto, avrà un coprocessore dedicato all’analisi dei movimenti dell’apparecchio. Tutto ciò cambierà da domani la vita degli sviluppatori di app e porterà numerosi vantaggi agli utenti appena gli sviluppatori avranno imparato bene a gestire la faccenda, soprattutto quella del coprocessore.

Io ve l’ho buttata lì, voi pensateci.

Keynote Apple 10 settembre 2013

Dopo l’estate piano piano sto riprendendo tutti i miei progetti dando la precedenza all’università, ma senza dimenticarmi di questo blog.

Oggi ci sarà il tanto atteso Keynote della Apple e vi scrivo per annunciarvi che *non* lo seguirò in diretta, come era invece successo per gli ultimi eventi. E non significa che non farò la diretta Twitter/Facebook, significa proprio che mentre Tim Cook e la sua combriccola saranno sul palco a presentare i nuovi prodotti io sarò a fare tutt’altro.

Devo ancora decidere se lo guarderò in differita dopo aver letto di tutto e di più dei prodotti presentati oppure se lo guarderò in differita cercando di non sapere nulla (come si fa per le partite).

Ricordate che appena possibile ripartirà il progetto LInux NIUBBO e che il 26 ottobre prossimo, in molte città italiane si svolgerà il Linux Day e che, come al solito, potete trovarmi in carne e ossa all’edizione Torinese della giornata dedicata al sistema operativo del pinguino.

Evento Apple il 23 ottobre 2012 – è il momento di iPad Mini?

Ora è ufficiale: il 23 ottobre 2012 al California Theatre di San Jose, ci sarà un evento di Apple. Sugli inviti che sono arrivati nelle varie redazioni (no, io non sono tra i fortunati, purtroppo) c’è una frase che recita:

 

 

We’ve got a little more to show you.

Per i non anglofoni ecco la traduzione:

Abbiamo ancora qualcosina da mostrarvi.

Insomma, dopo le recenti novità (iPhone 5, MacBook Pro con retina display) è il momento dell’annuncio di un nuovo prodotto. Non mi lancio in speculazioni, il miglior indiziato è il tanto vociferato iPad Mini, ma qualcuno parla anche di MacBook Pro retina da 13″ o addirittura di una nuova linea di MacMini. Niente iPod sicuramente, se non ve ne foste accorti sono stati aggiornati anche loro, ma in assoluto silenzio.

Insomma, staremo a vedere cosa ha in serbo per noi Apple, se riuscirò a seguire l’evento in diretta lancerò di nuovo il live tweet, sempre che non mi blocchino l’account come l’ultima volta (sono stato preda dei filtri automatici antispam). L’account da seguire è @_cheip_.