Un virus da biblioteca

Qualche giorno fa ho deciso di andare a studiare in biblioteca. Nella biblioteca della mia città hanno da poco attivato il servizio di connessione ad internet wi-fi per gli utenti, grandioso!!! Devo dire che non sono un grande frequentatore della biblioteca, ma ero lì e ho deciso di provarlo, quindi mi reco al bancone.

IO: Vorrei utilizzare il wi-fi, cosa devo fare?

OPERATORE: Se è iscritto alla biblioteca (e lo sono) mi deve dare un documento d’identità e preprarsi col computer che le spiego la procedura da seguire.

IO: Ok, ecco il documento.

OP: Benissimo (mi porge un foglio) qui c’è il regolamento e in fondo trova un nome utente e una password che userà per accedere. Questi dati scadono ogni mese, quindi tra un mese deve venire qua a chiederne di nuovi. Ora le do le istruzioni da seguire per connettersi alla rete, intanto copi il contenuto di questa chiavetta (mi porge una chiavetta USB) sul suo computer. Lei che sistema operativo utilizza?

IO: Ubuntu.

OP: Come, scusi?

IO: Ubuntu!

OP: Sì, ma XP, Vista o 7?

IO (penso): Andiamo bene…

IO: Mi dia le istruzioni per 7, che poi mi aggiusto…

OP: Benissimo: nel contenuto della chiavetta (per inciso, un paio di eseguibli di cui uno era il programma di crittografia della chiavetta stessa, un certificato di sicurezza per la rete wi-fi e tre files .pdf con le istruzioni della procedura per XP, Vista e 7…) troverà il certificato per l’acceso alla rete wi-fi, seguendo le istruzioni che ci sono sui fogli che le ho dato potrà connettersi alla nostra wi-fi!

Piccola spiegazione: connettersi alla rete wi-fi consta di almeno 10 minuti di lavoro su WIndows 7, installazione di un certificato (secondo me, assolutamente inutile, soprattutto per come viene gestito), user e pass, insomma, ti fa passare la voglia di navigare…

IO: Perfetto, arrivederci.

Configuro il tutto (su Ubuntu) e ovviamente il mio fido network manager non riesce a stabilire una connessione. Incontro un mio amico che mi spiega che anche a lui da problemi la connessione, lui frequenta spesso la biblioteca, decido che se lui dice che fa schifo ne avrà ben donde e mi metto a studiare sfanculando il wi-fi.

Dopo un’oretta di studio alzo la testa e finalmente ero connesso!!! Leggo un paio di articoli sul sito di un quotidiano e la connessione cade.

Prendo la faccenda come una affronto personale e decido di utilizzare Windows 7 e vedere se la rete fa schifo in generale o solo con Ubuntu: copio la cartella della chiavetta sulla partizione di 7 e riavvio il mio pc.

Appena 7 si avvia AVG (nota applicazione antivirus) da di matto segnalandomi un virus: era il secondo dei due eseguibili che c’erano nella chiavetta (ricordo che nella chiavetta c’erano due eseguibili, il primo il programma di crittografia della chiavetta, il secondo, a questo punto, una bella sorpresina). Penso che i geni che hanno montato quell’accrocchio di rete avrebbero potuto anche togliere i permessi di scrittura a quella dannata chiavetta e che sicuramente se usano la stessa chiavetta per tutti i pc degli utenti non sia affatto improbabile torvarci sopra ogni genere di schifezza.

Vado al bancone per avvisare chi di dovere della cosa:

IO: Salve, avete presente quella chiavetta che…

Un altro utente sta per pucciarla nel suo bel portatile “powered by Windows Vista”

IO: No! Non farlo! (mi rivolgo nuovamente a OP) Ecco, lì sopra c’è un virus.

OP: E come fai a saperlo?

IO: Me lo ha detto il mio antivirus.

OP (notevolmente preoccupato): E adesso cosa dobbiamo fare? Un virus? Mamma mia! Ma come è possibile? Te sai dirci cosa dobbiamo fare?

IO (penso): Licenziare chi vi gestisce la rete wi-fi per iniziare…

IO: Far fare una scansione alla chiavetta da un antivirus aggiornato dovrebbe bastare…

OP: E dove lo trovo adesso un antivirus??

A questo punto interviene OP2 che dice di non preoccuparsi che loro non devono fare niente, si limiteranno a fare una richiesta di assistenza tecnica…

Io me ne torno al mio posto a studiare, se volevano gliela facevo io la scansione… Ah! La burocrazia!!!